Catechesi Battesimale





 

«Divenire cristiani non è una cosa che segue da una mia decisione: «Io adesso mi faccio cristiano». Certo, anche la mia decisione è necessaria, ma soprattutto è un’azione di Dio con me: non sono io che mi faccio cristiano, io sono assunto da Dio, preso in mano da Dio e così, dicendo «sì» a questa azione di Dio, divento cristiano. Divenire cristiani, in un certo senso, è passivo: io non mi faccio cristiano, ma Dio mi fa un suo uomo, Dio mi prende in mano e realizza la mia vita in una nuova dimensione. Come io non mi faccio vivere, ma la vita mi è data; sono nato non perché io mi sono fatto uomo, ma sono nato perché l’essere umano mi è donato. Così anche l’essere cristiano mi è donato, è un passivo per me, che diventa un attivo nella nostra, nella mia vita». ( Benedetto XVI al Convegno diocesano di Roma, 2012)

Il cammino di formazione e prima ancora di accompagnamento dei genitori alla fede ci impegna come comunità nell’ “aiutare, da un lato, le giovani famiglie a (ri)scoprire la fede perché solo la loro maturazione come adulti li renderà testimoni significativi della fede. Ma, d’altro canto, si tratta di aiutarli a maturare non in astratto, bensì proprio come genitori, ben sapendo che la provvidenza ha donato loro dei figli perché riscoprano la fede insieme a loro.

Solo un adulto innamorato della fede la trasmette ai piccoli, ma d’altro canto un adulto si innamora della fede proprio perché scopre che essa rende più belli i suoi figli! Talvolta è proprio quando la comunità cristiana si occupa dell’educazione dei bambini che anche i cuori dei genitori vengono toccati!

È l’esperienza che ci dice che noi non possiamo decidere a priori quando e come il Signore chiama. A volte Dio chiama alla fede un adulto indipendentemente da tutto, altre volte lo chiama alla fede cristiana proprio facendogli scoprire la sua responsabilità di padre e di madre” (d. Lonardo, Dir. Uff. catechistico di Roma).

Alla richiesta del battesimo da parte dei genitori segue:

  • un primo incontro in famiglia del parroco per conoscersi e prendere confidenza per poi definire il senso della scelta, il percorso, la data del sacramento e gli incontri preparatori;

  • altri due incontri in famiglia, uno sul tema del rito del battesimo con la partecipazione dei padrini e un incontro con i catechisti battesimali sulla consegna del catechismo dei bambini e la condivisione del cammino con altre famiglie che hanno scelto la fede per i propri figli.

Dopo il battesimo, per ogni anno fino all’inizio del nuovo percorso di iniziazione cristiana (6/7 anni), inizia il tempo della “mistagogia”, sviluppato in cinque anni, programmato con alcuni incontri, distinti per famiglie. Queste rimangono unite non solo nell’invio periodico e diversificato di pubblicazioni di approfondimento del ministero educativo proprio dei genitori all’interno di una comunità cristiana a sua volta educante, perché generante la fede, ma anche con relazioni di amicizia e di allegria, richiamate anche negli incontri e nelle celebrazioni di ogni anno, secondo lo schema:

  • dopo il 1° anniversario di battesimo: anno del NOME, delle RINUNCIE e del CREDO

  • dopo il 2° anniversario di battesimo: anno della PAROLA di DIO

  • dopo il 3° anniversario di battesimo: anno dell’ACQUA

  • dopo il 4° anniversario di battesimo: anno dell’OLIO (dei Catecumeni e del Crisma)

  • dopo il 5° anniversario di battesimo: anno della VESTE e della LUCE

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